Un vecchio proverbio dice “Vestiti per il lavoro che vorresti, non per quello che hai”. Il significato è chiaro: l’abbigliamento giusto è fondamentale per avere successo. Molte persone, però, ancora sottovalutano l’impatto del look sulle proprie possibilità di carriera.
In realtà, il look può essere il tuo punto di forza così come la tua più grande debolezza. Ogni indumento che scegli la mattina dice qualcosa di te che, seppure in modo inconscio, arriva ai tuoi colleghi, al tuo capo, o anche a clienti e partner come un segnale che tu sei la persona giusta o meno. Per un incarico, per una promozione, per chiudere un contratto.
Prima regola: capire lo stile del tuo contesto
Ogni contesto lavorativo richiede uno stile adeguato. Vestirti in contrasto con quello stile ti farà apparire – come dicono gli americani – overdressed o underdressed, quindi troppo formale o troppo poco. Nel dettaglio, gli stili sono:
Business / semi formale: per professioni legali e finanziarie, ruoli a diretto contatto con il pubblico o per incontri importanti di affari, lo stile business rimane tassativo: l’abito è blu scuro o grigio, la giacca monopetto o doppio petto. La camicia può essere – in ordine di formalità – bianca, azzurra o a righe. Scarpe e cintura sono abbinate, in pelle scura: una volta si accettava solo il nero, ma oggi va bene anche il marrone scuro. È di pelle anche la borsa. E sotto la giacca si può occasionalmente portare il maglione.
Business casual / smart casual: adatto alla maggior parte delle professioni – e ai mesi estivi – lo stile business casual è più rilassato. Oltre all’abito è ammesso lo spezzato, o anche il maglione al posto della giacca. La camicia non è obbligatoria, e in ogni caso va portata senza cravatta. I pantaloni, però, devono essere classici e non denim. Le scarpe sono in pelle, non necessariamente Oxford. Questo stile è il più complesso da interpretare perché la sua stessa definizione è molto vaga e varia da azienda ad azienda.
Casual: più comune nelle aziende tecnologiche e creative, lo stile casual permette di vestirsi con gli abiti di ogni giorno. Vanno bene jeans e polo, denim e scarpe sportive. Attenzione, però: lo stile casual non è una scusa per vestirsi in modo sciatto o disordinato.
Definire lo stile giusto per il tuo contesto di lavoro è il primo passo, ma non è tutto. Oltre a queste regole base da rispettare, infatti, ci sono poi tante piccole scelte che sono lasciate al tuo gusto (e che fanno tutta la differenza).
La giacca

La giacca è un indumento fondamentale del tuo look: un tempo era un capo esclusivamente maschile, ma oggi è parte anche del guardaroba femminile. Per prima cosa fai attenzione a scegliere la giacca giusta per il tuo fisico, per evitare di sembrare “fuori posto”. La larghezza del bavero deve essere proporzionata alla tua corporatura: stretta per una persona magra e slanciata, larga per una persona più robusta. Altri punti critici sono la larghezza delle spalle e il giromanica, che deve permetterti di muovere facilmente il braccio. Infine, il “drop”: è il rapporto tra torace e vita, e determina quanto la giacca sia “slim”. Altro aspetto è quello dei bottoni: la giacca a tre bottoni è adatta solo a uomini grandi e grossi. Per tutti gli altri – e le altre – la giacca a due bottoni è la più indicata.
Poi, assicurati che la giacca che indossi sia giusta per la formalità del contesto. Oggi è molto diffuso il blazer, una giacca sportiva e sdrammatizzante adatta ai contesti smart casual. Più classica è la giacca monopetto. Infine, la giacca doppiopetto è molto formale. Anche il risvolto fa la sua parte: quello classico, dentellato, è il più comune. Il risvolto a punta è invece più elegante, da cerimonia. Infine, il risvolto continuo, a scialle, è proprio dello smoking (quindi piuttosto improbabile che sia adatto al lavoro).
Il tailleur

Il tailleur è l’equivalente femminile del completo da uomo: un capo molto formale che andrebbe indossato in occasioni particolari. Trasmette un’immagine di te molto seria e affidabile, in una parola: professionale.
È adatto, ad esempio, a un colloquio di lavoro, a una cena importante oppure a una riunione in cui devi fare un’ottima impressione.
La camicia
Della camicia potremmo parlare all’infinito, perché ne esistono tantissime forme diverse. Per capire quale scegliere e come abbinarla ecco qualche regola pratica. Per prima cosa, guarda il collo:
- Il collo italiano, con apertura larga e punte strette, è classico e formale;
- Il collo francese, che ha le punte verso l’esterno, è altrettanto formale ma richiede nodi della cravatta più importanti;
- Il collo button-down, in cui le punte hanno due asole che permettono di abbottonarle al tessuto sottostante. È un collo più informale, e si porta aperto.
L’altra scelta riguarda il “fit”, che spesso trovi indicato sull’etichetta:
- Il classic fit ha una vestibilità comoda, e come dice il nome ti darà un’apparenza più classica;
- Il regular fit è leggermente più stretto del classic, diciamo una via di mezzo tra classic e slim;
- Lo slim fit è invece sagomato sui fianchi, per un risultato più aderente: una camicia slim fit ti farà apparire più attento al look (ovviamente deve essere adatta al tuo fisico).
Il colore e la fantasia indicano in modo molto chiaro il livello di formalità. Il bianco è il colore più formale: in passato era il segnale che chi la indossava svolgeva un lavoro per cui non si sarebbe sporcato, quindi di alto profilo. Segue la camicia azzurra, adatta a molti tipi di carnagione. Poi ci sono le altre tinte unite, preferibilmente chiare, che possono aiutarti a distinguerti senza deviare troppo dalla norma (attenzione, però, ad abbinarle al tuo colorito).
Per quanto riguarda le righe – la fantasia più diffusa – troverai migliaia di possibilità. Come regola generale, ricorda che le righe sono tanto più formali quanto più sono sottili, ravvicinate e monocrome. Invece le righe spesse, distanziate e policrome rendono la tua camicia più informale.
Le camicie a quadretti, poi, sono le meno formali in assoluto.
La cravatta

Si sa, con una cravatta a tinta unita non puoi sbagliare. Ma questo vuol dire anche rinunciare a distinguerti. Se vuoi uno stile che si noti di più, puoi sperimentare con le fantasie. La più classica è quella a righe: in questo caso ricorda che più le righe sono sottili e distanziate tra loro, più la cravatta risulterà formale. Se vuoi apparire un po’ più ricercato, puoi utilizzare una cravatta a pois. Le cravatte di maglia invece sono adatte solo per un contesto più casual, non per occasioni formali in cui sembreresti inadeguato.
Se poi vuoi apparire particolarmente elegante e sofisticato, considera dei tipi di cravatta più elaborati come le grenadinee le macclesfields.
Evita ovviamente ogni tipo di cravatta “simpatica” o scherzosa.
I pantaloni
La scelta dei pantaloni è un problema che devi porti solo se non lavori in un ambito formale (in questo caso indosserai i pantaloni dell’abito). Per un contesto business casual puoi indossare pantaloni di vari colori, anche più chiari, ad esempio dei khaki, da abbinare a una camicia e un blazer. Il vero tema sono i denim: un tempo banditi dal posto di lavoro, sono diventati via via più accettati, non solo in contesti casual. Attenzione, però: devono essere denim di qualità, meglio se scuri. E mai abbinarli a una cravatta!
Le scarpe
Sulle scarpe si potrebbero scrivere trattati. Ultimamente abbiamo visto in giro un po’ di tutto, come ad esempio le sneakers indossate da tutti e in contesti prima impensabili. Alcune regole di eleganza però sono ancora valide e ti aiutano a distinguerti e ad assumere un look più maturo e affidabile. Per gli uomini, in particolare, le Oxford sono sinonimo di eleganza e sono la scelta giusta sotto abiti formali, mentre per uno stile business casual, magari sotto uno spezzato, è più indicato indossare una full-brogue. Ricorda che in generale più la scarpa è voluminosa, meno è elegante: cerca di scegliere quindi scarpe “asciutte” che non appesantiscano troppo il profilo del piede.
La maglietta
La maglietta al lavoro? Sì, in alcuni contesti si può indossare la maglietta o la polo: sotto una giacca – magari una giacca maglia o una shirt jacket – crea un look più casual ma comunque rispettoso del galateo. L’abbinamento maglietta/giacca può farti apparire più giovane e “smart” ma ti esclude dagli ambienti più formali. Nel dubbio, è preferibile una polo, che – per la sua anima “aristocratica” – si sposa meglio con la classicità della giacca.
L’orologio
L’orologio è un dettaglio apparentemente piccolo che però comunica moltissimo su di te. Il “dress watch” e il “fashion watch” sono in generale i più eleganti, da abbinare a un abito o a un look più ricercato. Sono la scelta giusta se stai cercando di posizionarti in alto nella percezione degli altri. Via via che il tuo look diventa più casual, puoi allargare l’orizzonte ad altri tipi di orologio: quello da sub (ormai molto popolare per l’utilizzo quotidiano), l’orologio da campo, l’orologio da pilota. Questi modelli “funzionali” sono generalmente più ingombranti e ricchi di funzioni rispetto agli orologi di moda: usali quindi con attenzione perché potrebbero “abbassare” la percezione di un look più elegante.
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