Mi chiamo Piero Barbato ma nei miei racconti mi firmo Boruma.
Sono un padre,un infermiere,un uomo che crede ancora nel potere delle emozioni e nella forza delle parole.
Scrivo per dare forma ai silenzi,per restituire voce a chi non riesce piú a raccontarsi.
Ho imparato che dietro ogni sguardo c’è una storia,dietro ogni ferita un mondo e che anche nel dolore può nascere bellezza.
Nel mio lavoro in pronto soccorso ho toccato la fragilità ed il coraggio umano ogni giorno:lí,dove il tempo si misura in battiti,ho scoperto che l’ empatia non è solo un dono ma una scelta.
Scrivere per me é un modo per restare vivo.
Ogni capitolo di Boruma é una parte di me:un ricordo ,un incontro,una speranza.
Dentro quelle pagine c’è il mare di Sorrento,la sabbia di Gaza,le risate dei miei figli,l’abbraccio di chi amo e la lealtà di un cane che mi segue ovunque.
Non cerco fama ne applausi.
Cerco soltanto di lasciare una traccia gentile.
Se leggendo i miei racconti sentirai anche solo un brivido,un respiro,un frammento di te allora avrò raggiunto il mio scopo.
Scrivere é come curare una ferita invisibile:ogni parola è una medicazione d’anima.
