NON HO SAPUTO…

Non ho saputo darti

ciò che una volta

ho dato altrove

un altare di pietra

mani intrecciate

nomi scritti

sui grembi

sui vetri

sui Natali

Non ho saputo

ricostruire

quel silenzio sereno

dopo le voci dei figli

dopo il pane

dopo il tempo

e lo porto,

questo vuoto

come un anello mai chiuso

come un nome che resta

tra i denti

non è inganno,

nè mancanza d’amore

è solo

che sono arrivato a te

con le mani già stanche

con la notte dentro la tasca

e la memoria cucita alla pelle

ma in te

c’è una casa che non ho

mai abitato

e tuttavia

mi accoglie

tu sei la terra dopo la pioggia

sei la pace che non merito

sei il futuro che mi guarda

senza chiedere niente

amarti è il mio tentativo

di ricominciare

anche senza rito

anche senza figli

anche senza perdono

con tutto il fiato che resta

e ciò che non ho saputo

ma che ogni giorno

provo a essere

per te,

ROSY.

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