“MonitoraggIo dei Parametri Vitali: Integrazione con le Scale   di Valutazione Clinica”

  1. Introduzione

Il monitoraggio dei parametri vitali rappresenta una delle
attività fondamentali per l’identificazione precoce di
deterioramenti clinici nei pazienti ospedalizzati. Questi
parametri – tra cui frequenza cardiaca, pressione arteriosa,
frequenza respiratoria, saturazione dell’ossigeno,
temperatura corporea – forniscono informazioni critiche
sullo stato fisiologico del paziente.

Tuttavia, la sola rilevazione dei parametri può non essere
sufficiente a determinare tempestivamente la gravità
clinica, soprattutto nei casi in cui i cambiamenti siano lievi
ma progressivi. Per ovviare a tale limite, sono state
sviluppate e validate diverse scale di valutazione clinica, le
quali integrano i valori dei parametri vitali assegnando
punteggi e generando sistemi di allerta precoce (Early
Warning Scores).

Tali scale non solo aiutano a oggettivare il quadro clinico
del paziente, ma permettono anche una risposta tempestiva
da parte del team sanitario, migliorando gli esiti clinici e
riducendo eventi avversi. L’obiettivo di questa tesi è quello
di analizzare, attraverso una revisione della letteratura
scientifica, l’efficacia dell’integrazione tra parametri vitali e
scale di valutazione nel contesto della pratica clinica

  1. Metodologia

Questa tesi si basa su una revisione della letteratura scientifica
condotta secondo un approccio sistematico. L’obiettivo è stato
identificare, selezionare e analizzare studi che esaminano
l’integrazione tra il monitoraggio dei parametri vitali e le
principali scale di valutazione clinica in ambito ospedaliero.

2.1 Strategie di ricerca

La ricerca è stata effettuata nelle seguenti banche dati:

  • PubMed
  • CINAHL (Cumulative Index to Nursing and Allied Health
    Literature)
  • Scopus
  • Cochrane Library

Le parole chiave utilizzate, singolarmente o in combinazione
con operatori booleani (AND/OR), includevano:

  • “vital signs monitoring”
  • “clinical scoring systems”
  • “Early Warning Score”
  • “NEWS”
  • “MEWS”
  • “patient deterioration”
  • “hospital monitoring”
  • “clinical decision support”

2.2 Criteri di inclusione e esclusione

Sono stati inclusi:

  • Studi pubblicati tra il 2010 e il 2024
  • Studi in lingua inglese o italiana
  • Studi randomizzati controllati, revisioni sistematiche,
    studi osservazionali e meta-analisi
  • Studi condotti su pazienti adulti ospedalizzati in contesti
    acuti (es. reparti di medicina, chirurgia, terapia intensiva)

Sono stati esclusi:

  • Studi su popolazioni pediatriche o ambulatoriali
  • Articoli non peer-reviewed, opinioni di esperti non
    supportate da evidenze cliniche
  • Studi non accessibili in full text

2.3 Analisi dei dati

I dati estratti dagli articoli selezionati sono stati sintetizzati in
maniera narrativa, con attenzione ai seguenti elementi:

  • Tipologia di scala utilizzata
  • Parametri vitali considerati
  • Accuratezza predittiva delle scale
  • Impatto sull’outcome del paziente (mortalità,
    trasferimento in terapia intensiva, rapid response team
    activation)
  • Facilità di implementazione nella pratica clinica

2.4 Riferimenti bibliografici principali

  • Royal College of Physicians. National Early Warning

Score (NEWS) 2: Standardising the assessment of acute-
illness severity in the NHS. 2017.

  • Smith GB, et al. (2013). “The ability of the National Early
    Warning Score (NEWS) to discriminate patients at risk of
    early cardiac arrest, unanticipated intensive care unit
    admission, and death.” Resuscitation, 84(4), 465–470.
  • Subbe CP, et al. (2001). “Validation of a modified Early
    Warning Score in medical admissions.” QJM, 94(10),
    521–526.
  • Churpek MM, et al. (2016). “Predicting clinical
    deterioration in the hospital: the impact of outcomes on
    the training of predictive models.” Resuscitation, 97, 85–
    90.

Tabella 1 – Sintesi degli studi selezionati sulla valutazione integrata di parametri
vitali e scale cliniche

Perfetto! Ecco il Capitolo 3 – Parametri vitali analizzati,
con taglio scientifico, chiaro e arricchito da riferimenti.

  1. Parametri Vitali Analizzati

I parametri vitali rappresentano la manifestazione più
immediata e osservabile delle condizioni fisiologiche del
paziente. Sono universalmente considerati indicatori
primari di stabilità o deterioramento clinico, ed è su di essi
che si basano la maggior parte delle scale di valutazione
precoce.
Autore
(Anno)

Titolo dello studio Scala
valutata

Setting
clinico

Esito principale

Smith et al.
(2013)

The ability of NEWS to
discriminate patients at
risk…

NEWS Reparti
medici e
chirurgici

NEWS ha mostrato una buona
sensibilità nel prevedere

Subbe et al. eventi critici
(2001)

Validation of a modified
Early Warning Score in
medical admissions

MEWS Medicina
interna

MEWS si è dimostrato
predittivo per deterioramento

Churpek et clinico
al. (2016)

Predicting clinical
deterioration in the hospital:
impact of outcomes…

EWS,
modelli
predittiv
Medicina
generale,
terapia

I modelli basati su parametri
vitali e punteggi clinici
Royal migliorano la predizione
College of
Physicians

National Early Warning
Score (NEWS) 2:
Standardising the

NEWS2 Linee guida
NHS

Standardizzazione nazionale
per migliorare
Gerry et al. l’identificazione precoce
(2020)

Early warning scores for
detecting deterioration in
adult hospital patients

NEWS,
MEWS,
qSOFA
Revisione
sistematica

NEWS superiore a qSOFA per
sensibilità nell’identificare

Kovacs et al. pazienti a rischio
(2019)

Comparison of NEWS and
SOFA scores for predicting
ICU admission

NEWS,
SOFA
Pronto
soccorso

NEWS più semplice e rapido,
SOFA più completo ma meno
pratico all’ingresso

3.1 Frequenza cardiaca (HR)

La frequenza cardiaca è uno dei primi segnali a modificarsi
in presenza di stress fisiologico, ipovolemia, infezioni
sistemiche o dolore. Un incremento (tachicardia) o una
riduzione (bradicardia) significativa della frequenza può
essere un segno precoce di deterioramento.

  • Range normale adulto: 60–100 bpm
  • Alterazioni significative sono spesso associate a
    peggioramenti clinici, in particolare nei pazienti settici
    o con compromissione cardiovascolare (Subbe et al.,
    2001).

3.2 Frequenza respiratoria (RR)

È considerata uno dei parametri più predittivi di
deterioramento clinico. Nonostante sia spesso sottovalutata,
una variazione nella frequenza respiratoria precede
frequentemente eventi critici come arresto respiratorio o
shock settico.

  • Range normale adulto: 12–20 atti/min
  • È uno dei parametri centrali nelle scale NEWS, MEWS
    e qSOFA (Smith et al., 2013).

3.3 Pressione arteriosa (PA)

La pressione sistolica e diastolica forniscono informazioni
cruciali sulla perfusione d’organo e la funzione
cardiovascolare. In particolare, valori di ipotensione
persistente sono predittivi di sepsi, emorragia o
insufficienza d’organo.

  • Valori normali: ~120/80 mmHg
  • Il NEWS2 considera la PA sistolica inferiore a 90
    mmHg come segnale di allerta (Royal College of
    Physicians, 2017).

3.4 Temperatura corporea (T°)

Variazioni della temperatura sono frequentemente correlate
a infezioni, stati infiammatori o condizioni metaboliche.

  • Normale: 36–37.5°C
  • Febbre o ipotermia sono entrambi inclusi nei sistemi di
    allerta precoce, spesso con punteggi crescenti sopra i
    38°C o sotto i 35°C.

3.5 Saturazione di ossigeno (SpO2)

La saturazione periferica dell’ossigeno è un parametro
essenziale per il monitoraggio respiratorio. Valori ridotti
indicano ipossiemia e possono essere segnale di
insufficienza respiratoria acuta.

  • Normale: 95–100% (in aria ambiente)
  • NEWS2 integra anche l’uso di ossigenoterapia per una
    valutazione più precisa nei pazienti respiratori cronici.

3.6 Stato neurologico (AVPU / GCS)

La valutazione dello stato di coscienza è un parametro
vitale spesso trascurato ma fondamentale. Variazioni dello
stato mentale possono segnalare ipossia cerebrale,
ipoglicemia, ictus o intossicazioni.

  • Scala AVPU (Alert, Voice, Pain, Unresponsive)
  • Glasgow Coma Scale (GCS): utilizzata specialmente in
    ambito neurologico e trauma (Teasdale & Jennett,
    1974)

Conclusione del capitolo

L’osservazione combinata e sistematica dei parametri vitali
consente non solo di monitorare l’evoluzione clinica del
paziente, ma rappresenta la base per l’attivazione di
protocolli decisionali rapidi e standardizzati tramite le scale
di valutazione. La precisione nella rilevazione, l’intervallo

temporale e la continuità dell’osservazione risultano fattori
chiave nella prevenzione di eventi critici.

  1. Scale di Valutazione: Funzione e
    Integrazione

Nel contesto del monitoraggio clinico, le scale di valutazione
rappresentano uno strumento standardizzato per
l’identificazione precoce del deterioramento del paziente. Il
loro obiettivo principale è trasformare dati clinici grezzi
(parametri vitali) in punteggi numerici che guidino decisioni
rapide e appropriate, migliorando la comunicazione e l’azione
del team sanitario.

4.1 NEWS / NEWS2 (National Early Warning Score)

Sviluppata dal Royal College of Physicians (UK), la scala
NEWS attribuisce un punteggio da 0 a 3 a sei parametri vitali:

  • Frequenza respiratoria
  • Saturazione di ossigeno (con due scale: pazienti con o
    senza BPCO)
  • Uso di ossigenoterapia
  • Frequenza cardiaca
  • Pressione arteriosa sistolica
  • Temperatura
  • Stato di coscienza (AVPU)

NEWS2, la versione aggiornata, è oggi ampiamente adottata in
ambito ospedaliero europeo per la gestione clinica e
l’attivazione del Rapid Response Team.

Fonte: Royal College of Physicians,
2017

4.2 MEWS (Modified Early Warning Score)

Scala più semplice rispetto al NEWS, valuta:

  • Frequenza respiratoria
  • Frequenza cardiaca
  • PA sistolica
  • Temperatura
  • Stato di coscienza

Ogni valore viene convertito in un punteggio da 0 a 3. Un
MEWS ≥5 è considerato ad alto rischio e suggerisce
l’attivazione del team di emergenza.

Fonte: Subbe et al., 2001

4.3 qSOFA (quick Sequential Organ Failure
Assessment)

Utilizzato in contesti di sospetta sepsi, valuta:

  • Stato mentale alterato (GCS <15)
  • Frequenza respiratoria ≥22 atti/min
  • Pressione arteriosa sistolica ≤100 mmHg

Un punteggio ≥2 è associato a elevato rischio di mortalità
intraospedaliera.

Fonte: Singer et al., 2016 – Sepsis-3
Criteria

4.4 Glasgow Coma Scale (GCS)

Utilizzata per valutare il livello di coscienza in pazienti
neurologici e politraumatizzati. Esamina tre componenti:

  • Apertura degli occhi
  • Risposta verbale
  • Risposta motoria

Punteggio totale: da 3 (coma profondo) a 15 (paziente vigile).
Integrazione: spesso integrata nel MEWS o come parametro
indipendente.

Fonte: Teasdale & Jennett, 1974

4.5 SOFA (Sequential Organ Failure Assessment)

Scala complessa utilizzata in terapia intensiva per monitorare
la disfunzione multiorgano. Include:

  • PaO2/FiO2
  • Piastrine
  • Bilirubina
  • Pressione arteriosa media
  • Creatinina o diuresi
  • Stato neurologico (GCS)

Fonte: Vincent et al., 1996

Tabella 2 – Confronto tra le principali scale
cliniche

Conclusione del capitolo

L’integrazione tra parametri vitali e scale di valutazione
permette una valutazione rapida, oggettiva e ripetibile del
rischio clinico. Le scale variano per complessità e contesto
di applicazione, ma tutte condividono l’obiettivo di
anticipare il deterioramento clinico e attivare misure
tempestive di intervento.
Scala Parametri inclusi Punteggio
critico

Utilizzo clinico

NEWS 2

FC, FR, PA, SpO2, T°, AVPU, O2 supp. ≥5 Ospedali generali,
reparti acuti

MEWS
FC, FR, PA, T°, AVPU ≥5 Medicina interna,
chirurgia qSOFA
FR ≥22, PAS ≤100, GCS <15 ≥2 Sepsi, pronto soccorso
GCS Risposta oculare, verbale, motoria ≤8 (coma) Neurologia, trauma, TI
SOF
A
GCS, PaO2/FiO2, piastrine, bilirubina, PA media,
creatinina/diuresi

2 punti in 2
organi

Terapia intensiva, sepsi
severa

  1. Risultati e Analisi

L’analisi della letteratura mostra in modo coerente che
l’integrazione tra parametri vitali e scale di valutazione
consente una identificazione più tempestiva del
deterioramento clinico rispetto alla sola osservazione dei
segni vitali isolati. Le scale come NEWS2 e MEWS sono
risultate particolarmente efficaci nel migliorare la
comunicazione tra operatori e nell’attivazione dei team di
emergenza, riducendo gli eventi avversi come arresti
cardiaci in reparto o trasferimenti tardivi in terapia
intensiva.

5.1 Evidenze dalla letteratura

  • Secondo Smith et al. (2013), NEWS ≥5 è associato a
    un aumento significativo del rischio di decesso o
    deterioramento entro le successive 24–48 ore.
  • Subbe et al. (2001) hanno mostrato come un MEWS >4
    predica con buona accuratezza la necessità di
    intervento intensivo.
  • La revisione sistematica di Gerry et al. (2020) ha
    confermato la superiorità di NEWS rispetto a qSOFA
    in termini di sensibilità predittiva negli ambienti
    ospedalieri non intensivi.
  • Churpek et al. (2016) hanno dimostrato che i modelli
    predittivi basati sull’analisi combinata dei parametri
    vitali e dei punteggi clinici hanno una accuratezza
    maggiore rispetto ai singoli indicatori.

5.2 Esempio clinico simulato

Paziente: Uomo, 74 anni, ricoverato in Medicina per
broncopolmonite

Ore 08:00 – Parametri Vitali:

  • Frequenza respiratoria: 24 atti/min
  • Frequenza cardiaca: 105 bpm
  • Pressione arteriosa: 92/60 mmHg
  • Saturazione SpO2: 90% in aria ambiente
  • Temperatura: 38.3°C
  • Stato neurologico: Alert

Applicazione scala NEWS2:

Interpretazione: Punteggio elevato (NEWS2 ≥7) –
indicazione all’immediata valutazione clinica, possibile
attivazione del Rapid Response Team.

5.3 Analisi critica

L’utilizzo di una scala come il NEWS2 in questo scenario
ha permesso di oggettivare il quadro clinico del paziente e
facilitare una risposta tempestiva, riducendo il rischio di
complicanze maggiori. L’applicazione sistematica di tali
Parametro Valore Punteggi
o

Frequenza
respiratoria 24 2
Saturazione SpO2 90% 2
Uso ossigeno No 0
Frequenza cardiaca 105 bpm 1
PA sistolica 92
mmHg

2
Temperatura 38.3°C 1
Stato coscienza Alert (A) 0
Totale NEWS2 8

strumenti si dimostra particolarmente utile nei contesti dove
il personale sanitario gestisce un elevato numero di pazienti
e deve stabilire rapidamente le priorità assistenziali.

  1. Discussione

L’analisi della letteratura e l’esempio clinico simulato
confermano l’efficacia delle scale di valutazione integrate
ai parametri vitali come strumenti fondamentali nella
gestione precoce del deterioramento clinico. In un contesto
sanitario sempre più complesso, la rapidità decisionale e la
standardizzazione dei criteri clinici assumono un ruolo
determinante per la sicurezza del paziente.

6.1 Vantaggi dell’integrazione

L’utilizzo di scale come NEWS2, MEWS o qSOFA
consente di:

  • Rilevare precocemente segni di instabilità clinica,
    spesso invisibili con una semplice osservazione
    soggettiva.
  • Migliorare la comunicazione interdisciplinare, grazie a
    un linguaggio comune e oggettivo.
  • Favorire l’attivazione di protocolli di risposta rapida,
    riducendo eventi critici.
  • Guidare la priorità assistenziale, soprattutto in reparti
    ad alto carico di lavoro.

Questi benefici si traducono in una maggiore sicurezza per
il paziente e una riduzione della variabilità clinica.

Secondo il Royal College of
Physicians (2017),
l’implementazione sistematica del
NEWS2 ha contribuito alla
riduzione della mortalità
ospedaliera non programmata in
diverse realtà ospedaliere del
Regno Unito.

6.2 Ruolo del personale infermieristico

Gli infermieri rivestono un ruolo cruciale nella rilevazione
dei parametri vitali, nella compilazione delle scale di

valutazione e nell’attivazione del team di emergenza in base
ai punteggi ottenuti. Il loro contributo è fondamentale non
solo nella sorveglianza, ma anche nella formazione e nel
rafforzamento di una cultura della sicurezza.

Lo studio di Ludikhuize et al.
(2012) sottolinea come la
formazione specifica degli
infermieri sull’uso delle EWS
migliori l’accuratezza e la
tempestività delle segnalazioni
cliniche.

6.3 Limiti delle scale

Nonostante i numerosi vantaggi, è importante riconoscere
alcuni limiti:

  • Variabilità nella rilevazione dei parametri, specie in
    contesti con scarsa formazione o elevato carico di
    lavoro.
  • Dipendenza da strumenti manuali (in molte strutture
    non esiste ancora un monitoraggio elettronico continuo
    integrato).
  • Limitazioni cliniche: alcune scale (es. qSOFA) possono
    non essere sensibili in tutte le condizioni cliniche; altre
    (es. SOFA) sono complesse da applicare in reparti non
    intensivi.

6.4 Prospettive future

Le nuove tecnologie (monitoraggio wireless, cartelle
elettroniche, intelligenza artificiale) stanno aprendo la
strada a sistemi di valutazione automatizzati e predittivi, in
grado di elaborare parametri vitali in tempo reale e
segnalare precocemente i pazienti a rischio.

Tuttavia, la componente umana resta centrale: nessuna scala
sostituisce il giudizio clinico, l’esperienza e la capacità di
osservazione dell’operatore sanitario.

  1. Conclusioni e Proposte

7.1 Conclusioni

L’analisi dei parametri vitali, quando supportata da scale di
valutazione cliniche standardizzate come NEWS2, MEWS,
qSOFA e SOFA, rappresenta oggi uno degli strumenti più
efficaci per l’identificazione precoce del deterioramento
clinico nei pazienti ospedalizzati.

Dalla revisione della letteratura emerge chiaramente che:

  • L’integrazione tra parametri vitali e scale cliniche
    migliora la precisione diagnostica e la tempestività
    dell’intervento.
  • L’utilizzo sistematico di queste scale riduce il numero
    di eventi avversi non prevenuti, come arresti cardiaci o
    trasferimenti tardivi in terapia intensiva.
  • Il personale infermieristico gioca un ruolo chiave nella
    rilevazione, nel monitoraggio continuo e
    nell’attivazione dei protocolli assistenziali.

Queste evidenze supportano la necessità di
istituzionalizzare e diffondere l’uso delle scale cliniche in
tutti i contesti assistenziali, non solo nei reparti di area
critica ma anche in medicina generale, chirurgia e pronto
soccorso.

7.2 Proposte per la pratica clinica

  1. Formazione continua del personale sanitario sulle scale
    di valutazione, con simulazioni pratiche e
    aggiornamenti periodici.
  2. Digitalizzazione dei parametri vitali tramite dispositivi
    di monitoraggio wireless e integrazione con le cartelle
    cliniche elettroniche.
  3. Protocollo ospedaliero unificato per l’uso del NEWS2
    come strumento di riferimento nella valutazione
    iniziale e nel monitoraggio dei pazienti.
  4. Coinvolgimento attivo dell’infermiere nella definizione
    dei percorsi assistenziali legati al deterioramento
    clinico.

7.3 Proposte per la ricerca futura

  • Studi multicentrici per valutare l’impatto dell’uso
    combinato di più scale cliniche in contesti non
    intensivi.
  • Analisi costo-efficacia dell’implementazione del
    NEWS2 rispetto ai modelli di osservazione
    tradizionale.
  • Sviluppo e validazione di algoritmi predittivi
    automatizzati basati su intelligenza artificiale, a partire
    dalla rilevazione in tempo reale dei parametri vitali.
Posted in

Lascia un commento